archivio

Grammatica

img571

Tabella tratta da Nicola Flocchini, Piera Guidotti Bacci, Marco Moscio, Il nuovo Expedite, Bompiani, 2011.

Pubblicità

Per mercoledì 8 gennaio 2015 tradurre la seguente versione, dopo aver eseguito l’analisi e la costruzione.

Apud densam silvam magna villa est et circa (vicino + accusativo) villam casae rusticae sunt. Ibi agricolae cum filiis et filiabus habitant. Casae agricolarum parvae sed mundae et venustae sunt. In villis horae diurnae operosae sunt: agricolae terrant arant, curant vineas, capellas et agnas pascunt, aquam ex fossis in terram deducunt. Agricolae operis uvae et fabarum copiam gignebant. In villarum areis saepe gallinae et columbae veniunt, quas (accusativo: le quali) agricolarum feminae aliunt.

Per la 1^ BSU RInaldini, in preparazione della verifica scritta.

Nel pdf che trovate qui eseguite gli esercizi nn. 3, 4, 5 (nella prima pagina del pdf), nn. 7, 8 (nella seconda pagina del pdf), nn. 12 (tranne gli imperativi) e 13 (frasi 1-3, 5, 6 con analisi logica, costruzione e traduzione; significati dei verbi delectant = intrattengono, curant = curano nel senso di si prendono cura di, tegunt = coprono, praenuntiant = preannunciano, fugat = scaccia).

In preparazione della verifica scritta, svolgere es. 6 p. 64 (frasi 1-5).

Leggere la storia della rupe Tarpea e svolgere es. 1, 2 (p. 65).

ATTENZIONE: prima di tradurre le frasi 1-5 dell’es. 6, I) leggete e rileggere le frasi, II) fate l’analisi logica (per capire a che complementi corrispondono le singole parole, considerate le desinenze), III) fate la costruzione, IV) cercate nel vocabolario le parole che non conoscete, V) traducete. Se non ricordate il procedimento, riguardate il video qui.

NOTE: nella frase 1. habent significa hanno, nella frase 2. per multas horas significa per molte ore, coaxant significa gracidano, nella frase 3. in rimis significa nelle spaccature, nella frase 4. oboedite significa ubbidite, nella frase 5 post cenam significa dopo il pasto, delectant significa divertono.

Per la classe 1^BSU RInaldini.

Radice, tema e desinenza

Prendiamo le parole italiane rosa, rose, rosato, rosellina. In queste parole distinguiamo una parte che non varia e che si chiama radice (ros-) e un’ultima lettera, che varia, indicando genere e numero della parola (-a, -e, -o). Quest’ultima lettera si chiama desinenza. La parte della parola che resta, tolta la desinenza, si chiama tema: il tema può essere formato dalla sola radice (ros-) o dalla radice + un suffisso (-at-, – ellin-).

Genere, numero e… caso

Prendiamo la frase «La fanciulla ama la rosa». Nel nome italiano «fanciulla» la desinenza -a indica che il nome è femminile, per quanto riguarda il genere, e singolare, per quanto riguarda il numero. Per quanto riguarda la funzione logica fanciulla è soggetto: lo capisco dalla posizione che occupa nella proposizione, perché in italiano il soggetto è posizionato, nella maggior parte dei casi, all’inizio della preposizione, secondo lo schema soggetto + predicato verbale + complemento oggetto.

Prendiamo ora la frase latina «Rosam puella amat». In latino «puella» significa fanciulla, «rosam» rosa. Anche in latino capisco il genere e il numero di una parola dalla desinenza, ma per capire qual è la funzione logica di quella parola non mi posso basare sulla posizione che la parola occupa nella proposizione, perché la funzione logica in latino è espressa dal caso.

Che cosa sono i casi? Per scoprirlo guarda il video che trovate qui.

Al termine della visione, schematizzare il contenuto del video.

Destinatario: Classe 2^ B

Oggetto: Dopo aver studiato la declinazione dei pronomi relativi, affronteremo lo studio delle proposizioni relative. Nella maggior parte dei casi si tratta di proposizioni subordinate che hanno il verbo all’indicativo in latino così come in italiano. Esistono tuttavia dei casi in cui si trova il congiuntivo, presente per varie ragioni, analizzate nella videolezione proposta.

Durata: 5.52 min.

Consegna: Guardate e riguardate la videolezione. Elaborate uno schema con i diversi tipi di proposizioni relative (proprie con l’indicativo; proprie con il congiuntivo – indicare i vari tipi di congiuntivo; improprie).

Destinatario: Classe 1^ B

Oggetto: La terza è la più difficile di tutte e cinque le declinazioni latine. Ho trovato diversi video online che cercano di spiegarla. Ho scelto quello del prof. Giovanni Polara, perché è chiaro, corretto e utile. Il video è utile innanzitutto come introduzione alla terza declinazione: spiega da dove nasce la complessità della terza declinazione, senza abusare di termini tecnici ma anche senza banalizzare. Inoltre, serve come lezione sulle desinenze del primo gruppo di nomi che dovrete conoscere per poter tradurre testi latini sempre più complessi e belli: i nomi imparisillabi maschili della terza declinazione.

Durata: Il video dura in tutto quasi tre quarti d’ora, ma voi dovete guardare e riguardare solo fino al minuto 11.09.

Consegna: Ricopiate nel vostro quaderno e imparate a memoria lo schema che mostra il prof. Polara sul nome consul. Sia nel vostro Eserciziario che nella Grammatica, troverete lo schema di un altro nome imparisillabo maschile della terza declinazione: se necessario, potete aiutarvi anche con quello. In classe svolgeremo insieme degli esercizi sui nomi imparisillabi maschili della terza declinazione.