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Testo regolativo

A scuola bisogna lavorare sulle regole, capendone l’origine e il valore, sia da un punto di vista civico, che scientifico, per arrivare, nella migliore delle ipotesi, a criticarle ed elaborarne di nuove. Può aiutarci in questo esercizio la conoscenza del testo regolativo o normativo.

Il testo regolativo, che ho iniziato a trattare qui sebbene di solito venga trascurato a scuola, trae il suo nome dal termine regola, che deriva dal latino regere: letteralmente “tracciare in linea retta”, quindi “reggere, comandare”. Il testo regolativo è detto anche normativo: norma in latino significava squadra e in senso figurato legge. I romani erano convinti che esistesse un ordine geometrico a cui la legge umana e quella divina tendono a conformarsi.

Uno dei più chiari esempi che un testo latino possa offrire, a proposito della convinzione che esista un ordine geometrico da cui discendono la legge umana e divina, è il Somnium Scipionis, contenuto nel De Republica di Marco Tullio Cicerone, in cui si narra di Scipione Emiliano, figlio naturale di Lucio Emilio Paolo, che in sogno incontra il padre adottivo, Scipione Africano.

L’incontro avviene nello spazio e i due osservano la terra mentre stanno sospesi fra i pianeti e le stelle.

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