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Biblioteca di classe

Si possono condividere i propri libri, come le foto e le canzoni? Questa è la sfida della Biblioteca di Classe, un progetto che ogni anno cerco di proporre nelle classi in cui insegno Italiano. Prima di proseguire a raccontare l’esperienza di quest’anno, tuttavia, desidero fornire qualche dato, che parla da solo. «Nel 2013 la quota di lettori di libri è scesa dal 46% del 2012 al 43%» secondo l’Istat. «Nel 2013, oltre 24 milioni di persone di 6 anni e più» prosegue l’Istituto di Statistica «dichiarano di aver letto, nei 12 mesi precedenti l’intervista, almeno un libro».

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Leggere è faticoso, inutile negarlo: solo con l’allenamento la lettura diventa piacevole, così come scalare montagne in bicicletta. Per allenarsi alla lettura, però, c’è un’unica strada: leggere leggere leggere. Allora, la sfida vera è invogliare gli umani alla lettura, sin da giovani. Un modo per farlo è mettergli in mano libri che altri umani della loro stessa età hanno già letto e apprezzato. Da qui nasce l’idea della Biblioteca di Classe.

Una mia studentessa, Ella Montali della 1^ Liceo Sportivo di Camerino, ha realizzato un breve video sulla Biblioteca di Classe messa in piedi quest’anno nella sua classe e coordinata da una sua collega, Giulia Loreti, nei panni della bibliotecaria. Enjoy it!

 

Il mio primo esperimento di bookcrossing a scuola è iniziato il 26 novembre 2012 con la classe 1^ B della Scuola Media “Giovanni Paolo II” dell’Istituto Comprensivo “Bruno da Osimo” (Osimo, AN).

Riportiamo la relazione dell’attività, redatta dalle studentesse incaricate a due mesi dal suo inizio:

«Il progetto del bookcrossing consiste nel portare a scuola alcuni nostri libri (quelli che più ci sono piaciuti) per poi scambiarli con altri compagni.

A due mesi di distanza dall’inizio dell’esperienza la nostra piccola biblioteca dispone ora di circa 76 libri per ragazzi ed è in continua crescita. Ad aver portato più libri è stata una nostra compagna, con 11 volumi, mentre un nostro compagno inizialmente non ne ha portato neanche uno (ora, anche grazie a questa indagine, ne ha messi a disposizione due).

Il libro più letto dalle femmine è “Alice in Wonderland” (4 letture su 12 studentesse), mentre quello più letto dai maschi è “Gol! Calcio d’inizio” con ben 7 letture su 12 studenti.

L’alunno che ha letto più libri ha raggiunto quota 13, mentre lo studente che inizialmente non aveva portato alcun libro, ne ha letto uno solo in due mesi.

Annalisa Gianfelici, Sofia Ragaini, Elisa Sampaolesi

Osimo Stazione, 26 gennaio 2013».

Infine, un sondaggio di gradimento:

«Su nostra richiesta, le alunne e gli alunni della classe 1^ B della scuola media “Giovanni Paolo II” di Osimo Stazione, IC Bruno da Osimo, hanno espresso le loro idee sull’esperienza del Bookcrossing.

Qual è il libro più letto dalle femmine? Invece dei maschi?

Il libro più letto dai maschi è Gol, dalle femmine Notte prima degli esami.

Quando leggi un libro quali sono le emozioni principali?

Molta serenità e tranquillità.

Per te un libro può essere un punto di riferimento?

Sì, perché leggendo impariamo a esprimerci con vocaboli italiani.

Quando scegli un libro sai già a cosa riferirti oppure un libro che ti ispira?

Dipende: tutti e due i casi sono considerati.

Preferisci libri classici o moderni?

Tutti e due, specie quando un libro classico è rivisitato in chiave moderna: I Promessi Paperi è un libro simpatico ma allo stesso tempo molto richiesto.

Ci sono stati dei casi in qui si è scelto un libro perché dal titolo sembra interessante?

Sì, molte volte,  magari si prendono dei libri molto lunghi il giorno dopo vengono restituiti senza neanche averli letti.

Se scegli un libro ti fai influenzare dalle recensioni?

Accade spesso perché ci incuriosisce la trama del libro che possiamo leggere

Perché ti piace leggere?

Perché il nostro Professore di italiano ci sta portando nel mondo della lettura.

Quando vi stancate di leggere usate un segnalibro o fate un angolo alla pagina?

Ovviamente nel Bookcrossing si usa un segnalibro per non rovinare i libri che non ci appartengono.

Alessia Fabiani, Sofia Ragaini, Elisa Sampaolesi

Osimo stazione, 23 marzo 2013»

In Italia si legge pochissimo: il 45,6% dei lettori non legge più di 3 libri in 12 mesi (dati Istat).

Perché creare una biblioteca di classe a scuola? Per attenuare l’impatto del contesto familiare sull’abitudine a leggere delle studentesse e degli studenti di ogni ordine e grado. Avere genitori che leggono, infatti, rappresenta un fattore che influenza i comportamenti di lettura dei figli e delle figlie. Leggono libri il 72% dei ragazzi e delle ragazze tra 6 e 14 anni con entrambi i genitori lettori, contro il 39% di quelli/e i cui genitori non leggono. Avere tanti libri in casa e vivere con genitori che leggono libri, in particolare quando sono entrambi i genitori a leggere, rappresenta un fattore di forte influenza sui comportamenti di lettura dei figli.

Perché creare una biblioteca di classe anche nelle scuole superiori? Per impedire il progressivo abbandono della lettura. La quota più alta di lettori e lettrici si riscontra, infatti, tra i ragazzi e le ragazze con età compresa tra 11 e 17 anni (60,5%), con un picco tra gli 11 e i 14 anni (65,4%).

Come creare una biblioteca di classe? La biblioteca di classe non è un’appendice della biblioteca scolastica. La biblioteca di classe non è creata dall’Istituzione. La biblioteca di classe si fonda sul principio dello scambio alla pari: i libri che la costituiscono sono quelli che i/le singoli/e studenti/esse decidono di portare in classe e scambiarsi.

Come funziona una biblioteca di classe? Due studenti/esse si assumono il compito (eventualmente, a rotazione) di catalogare i libri, creando apposite schede in un raccoglitore che funge da registro, e di coordinare il prestito, segnando nel registro nomi, cognomi e date dei prestiti.

Che cos’è il bookcrossing a scuola? L’esperimento di bookcrossing a scuola è una variante, ristretta alla classe interessata, dell’autentico bookcrossing, che «consiste nella liberazione di libri allo scopo di poterne seguire il viaggio attraverso i commenti di coloro che li ritrovano», come si legge nel sito italiano diBookcrossing. Questa pratica si è diffusa in Italia anche e soprattutto grazie alla trasmissione radiofonica Fahrenheit di Rai Radio 3, che da anni promuove il PassaLibro.