Indoeuropei
Una sintetica mappa concettuale sui popoli indoeuropei.
ATTENZIONE: in alto a destra c’è scritto «scoperti alla fine del XVIII secolo». Per la precisione, nel 1700 grammatici e studiosi intravidero una affinità e originaria unità di molte lingue diffuse in Europa, in Russia e nell’antichità in India. Questa affinità, divenuta certanella seconda metà del secolo, con W. Jones, infine fu confermata dalle indagini dei fratelli Schlegel, dei Grimm, di W. von Humboldt e F. Bopp, che nel 1833 pubblicò una grammatica comparata delle lingue indoeuropee, allora note (sanscrito, iranico, greco, latino, lituano, gotico e tedesco; nella seconda edizione del 1857 comprese anche l’armeno e l’antico slavo). Attualmente si contano 12 rami della famiglia delle lingue indoeuropee. La parentela linguistica è l’unica che è stata verificata nel secondo Novecento, mentre è stata smentita l’esistenza di un unico popolo indoeuropeo, gli Ariani, che era stata ipotizzata, fra Ottocento e Novecento, dai Tedeschi, i quali si sentivano i diretti discendenti di quel popolo, ritenuto originario del Nord Europa.