Fabula e intreccio in Pulp fiction
Oltre che per l’umorismo nero, un «umorismo ghignante a volte irresistibile», con cui il regista Quentin Tarantino «sdrammatizza le situazioni più truci» (Il Mereghetti. Dizionario dei film), oltre per i dialoghi tanto assurdi quanto memorabili e per l’ottima direzione degli attori, Pulp Fiction è entrato nella storia del cinema per il «perfetto gioco d’incastri» (ibidem), ovvero il sapiente intreccio, con cui il regista, che è anche sceneggiatore del film, ha saputo montare la fabula.
A prima vista, questo gioco d’incastri non rivela facilmente il segreto della sua perfezione, ma se trattiamo il film come un qualsiasi testo (dal latino texĕre «tessere») e lo smontiamo, individuando la serie ordinata di scene che lo compongono, come per magia l’ordito (fabula) si rivelerà sotto la trama (intreccio).
Intreccio | Fabula |
Scene:
1 Coffe shop 2 Vincent e Jules 3 La valigetta 4 L’accordo 5 Lo spacciatore 6 Mia 7 Il ballo 8 Overdose 9 Salvataggio 10 L’orologio 11 Fabienne 12 Distrazione 13 Morte di Vincent 14 Al semaforo 15 La violenza 16 La vendetta 17 Miracolo 18 L’errore 19 Jimmie 20 I rinforzi 21 Wolf 22 A colazione 23 La rapina 24 Finale |
Scene:
2 Vincent e Jules 3 La valigetta 17 Miracolo 18 L’errore 19 Jimmie 20 I rinforzi 21 Wolf 22 A colazione / 1 Coffe shop 23 La rapina 24 Finale 4 L’accordo 5 Lo spacciatore 6 Mia 7 Il ballo 8 Overdose 9 Salvataggio 10 L’orologio 11 Fabienne 12 Distrazione 13 Morte di Vincent 14 Al semaforo 15 La violenza 16 La vendetta
|